“Fleurs à parfum, retour en Grasse” (Fiori profumati, ritorno a Grasse) su France.tv: la lotta di una donna per salvare l’azienda agricola di famiglia

FRANCE.TV – ON DEMAND – DOCUMENTARIO
È una corsa contro il tempo che profuma di buono. Per alcune settimane, muniti di un cesto di vimini attaccato alla cintura, i raccoglitori lavorano al tramonto o prima dell'alba per raccogliere la rosa centifolia, la tuberosa o il gelsomino grandiflorum. Il loro intenso profumo è al suo apice per poche ore al giorno, a volte anche meno. In seguito, si ossida e si deteriora. È quindi necessario agire rapidamente, ma con mano sicura e delicata, per raccogliere i fiori maturi. Poi si va al luogo di lavorazione per estrarre le assolute più aromatiche (fragranze).
Siamo a Grasse (Alpi Marittime), nell'entroterra di Cannes, all'inizio di questo secolo che ha visto la rinascita dell'artigianato locale dopo decenni di declino. Ci sono momenti in questo documentario diretto da Saléha Gherdane in cui la mente vaga, trasportata dal potere dei fiori. La regista filma gesti ancestrali da vicino, fino al minimo dettaglio dell'aria.
Dalla raccolta alla potatura, dipinge il ritratto accattivante di una donna, Carole Biancalana, guidata da un giuramento che mantiene. Nel 2004, dopo anni trascorsi lontano dall'azienda agricola di famiglia, la trentenne lasciò il suo lavoro d'ufficio e tornò per affrontare una doppia sfida: far rifiorire i 4 ettari del Domaine de Manon e convertirli all'agricoltura biologica. Quando i profumi Dior la contattarono tre anni dopo, capì che il successo era a portata di mano. "Ho pensato ai miei nonni. Avevo promesso loro che avrei mantenuto questa azienda agricola contro ogni previsione." testimonia, seduta tra l'erba selvatica.
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Le Monde